Apicoltura Regina Schleicher

Si è fermata in Toscana per la sua attività sportiva ma poi è stata l’amore a trattenerla. Oggi Regina produce miele e per lei è come vincere una gara. Regina Schleicher

Regina Schleicher è una campionessa. Il suo sport era la bicicletta è attraverso questo mondo che ha conosciuto la Toscana. Vincitrice della prova in linea ai campionati del mondo 2005 di Madrid, la campionessa tedesca aveva individuato la Toscana come luogo ottimo per i suoi allenamenti. Ha capito che voleva produrre miele il giorno in cui un gigantesco sciame di api è arrivato sul suo terreno in Garfagnana attaccandosi ad un leccio e lei è rimasta affascinata.

Regina Schleicher

Apicoltore
“Non è facile produrre miele ci sono annate difficili. Per esempio quest’anno il miele di acacia è quasi a zero. Per me avere i mielari pieni è un successo.”

Vivere di miele non è facile ma Regina, appesa la bicicletta al chiodo, non è certo il tipo da restare con le mani in mano. La sfida del miele è pari a quella provata durante le gare che portava in fondo vittoriosa. All’inizio aveva provato a lavorare in un ufficio ma a lei piace la natura ed essere indipendente e quindi ha iniziato con le api. È partita investendo cinque anni fa e oggi inizia a riprendere le  spese. Nonostante tutto ama molto il suo lavoro.

Oggi -ci dice- c’è molto miele che viene da fuori Italia che non si sa come è stato fatto, non si sa se le api sono state trattate con antibiotici, se sono state nutrite, cosa che è proibita. Le api che producono miele fuori dall’Unione Europea non sono controllate.

I derivati del miele

Regina produce anche gli altri prodotti della catena delle api. Cera d’api, candele, propoli, polline. La sua produzione preferita è il polline che è un alimento molto salutare ricco di proteine, aminoacidi, vitamine. E, a suo avviso, si potrebbe vivere benissimo assumendo solo polline. Ha più di duecento arnie, un lavoro faticoso ma Regina non è mai stata spaventata da questo, lo sport le ha insegnato disciplina e impegno.  Ha sette apiari sparsi in sette zona della Versilia tra Torre del lago a Pietrasanta, Massarosa e a Camaiore fino in cima alle montagne per avere la possibilità di raccogliere vari tipi di miele.

Lavorazione, stagionalità e tipi di miele

Quando l’annata è buona produce miele di acacia, erica, tiglio, edera, millefiori con elicriso che si fa sulla spiaggia, castagno e, in bonifica, millefiori con eucalipto. Il miele di edera non si trova facilmente ed è un miele molto duro, è l’ultimo nettare che trovano le api, è dolce ed è difficile da lavorare e va colto -come ci racconta Regina- prima che sia maturo altrimenti non esce dalle cellette perché cristallizza quasi subito.

Il miele di elicriso si fa sulla costa verso Torre del Lago nel parco di San Rossore e va fatto quando l’elicriso, un fiore che cresce sulle dune sabbiose da aprile e maggio, è in fiore. Da molto polline che cadendo nel miele aggiunge il particolare profumo che regina propone con questo miele. Il miele oggi si usa non solo per dolcificare ma si abbina a molti formaggi. Regina consiglia di abbinare ai formaggi stagionati il miele di spiaggia o il castagno. Il mondo delle api ormai non ha segreti per questa campionessa che ha scelto la Garfagnana per la sua attività.

Ogni miele ha il suo periodo. Il miele di tiglio, per esempio, è il secondo miele dell’anno dopo l’acacia verso giugno ed, è molto dolce.

Le api fanno il miele -conclude regina- con il nettare dei fiori mentre la melata si fa con la linfa della pianta che si produce da metà agosto in poi.

L’ultimo miele dell’anno? Quello di edera difficilissimo da trovare tranne che da Regina.

Uno sguardo sul produttore

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