Uova blister da 6

Periodo di coltivazione e storia

Il guscio è poroso e formato da calcio. Questa sua porosità fa sia che intercetti gli scambi gassosi ambientali. Sotto il guscio si trova una membrana doppia, una pelle che lo divide dall’ albume detto bianco. All’interno si trova il tuorlo retto dalle calaze, due cordoncini che lo mantengono al centro.

Nell’Antico Egitto venivano allevati i polli e si ricorreva anche all’incubazione delle uova come testimoniano le narrazioni di alcuni storici come il greco Diodoro Siculo e il romano Varrone. Gli antichi Greci consumavano uova di gallina e il medico greco Galeno, nel 1 secolo d.C. lo raccomandava nella dieta degli anziani.

Qualità organolettiche

La freschezza dell’uovo si può misurare dall’ampiezza dello spazio tra le due membrane che si crea sul fondo dell’uovo. Più è grande meno è fresco.

Un buon uovo parte dalla corretta alimentazione della gallina. Il tuorlo, infatti, deve essere il più possibile di acidi grassi insaturi. Questo permette di contrastare l’alta presenza di colesterolo.

Il tuorlo è ricco di ferro, fosforo e calcio ma contengono poco sodio. A livello vitaminico presenti i carotenoidi, l’importante vitamina D e vitamine del gruppo B in particolare la B12 carente in chi tiene una dieta vegetariana o vegana.

Le uova si dividono per categorie di allevamento in 0 (Uova da agricoltura biologica), 1 (Uova da allevamento all’aperto dove sono libere di muoversi all’interno di esso, le uova vengono deposte nei nidi o sul terreno.), 2 (Uova da allevamento a terra in grandi capannoni) e 3 (galline allevate in un ambiente confinato, depongono le uova direttamente in una macchina preposta alla raccolta).

Usi

Si dividono poi per la misura e in categorie secondo la freschezza. Categoria A, uova fresche o extra fresche, B uova di seconda qualità o conservate, C uova declassate e destinate all’industria alimentare.