Sedano 500 gr

Periodo di coltivazione e storia

Ci sono diverse varietà di sedano con coste bianche verdì o il sedano rapa che si presenta come una radice.

Il nome ci arriva dal greco “selinon” e in antichità era collegato al culto dei morti. Ritrovato nelle tombe egizie tra il corredo funerario, era simbolo di lutto e pianta sacra per i Greci e i Romani lo portavano sulle tombe. Gli si attribuivano proprietà medicamentose e anche proprietà divine.

Santa Ildegarda, la badessa grande curatrice riconosciuta anche dalla Chiesa, ne consigliava i semi per combattere la tristezza o tetraggine (depressione) e altre malattie. Si pensava anche che fosse uno stimolante dei sensi e nel 1700 divenne di moda nelle corti per dare un aiuto alle arti amatorie. Detto “tartufo dei poveri” il sedano deve il suo aroma a un feromone che regola il comportamento sessuale negli animali mammiferi e tra questi anche gli esseri umani.

Qualità organolettiche

Il sedano è davvero un prezioso alleato della salute: contiene circa l’88% di acqua quindi ha un’azione depurativa e diuretica. Molti i minerali presenti quali magnesio, fosforo, potassio, calcio e vitamine come la C e la K.

Utile per diversi disturbi, questo ortaggio profumato, può essere di aiuto a chi soffre di reumatismi e chi è soggetto ad avere la pressione arteriosa alta. La presenza di luteina, un antiossidante protettivo nei confronti del cervello, mostra la necessaria presenza all’interno della dieta giornaliera.

Usi

Il sedano con le coste chiare, tenero e croccante, viene utilizzato prevalentemente a crudo mentre il sedano più verde soprattutto per la cottura e per dare profumo alle pietanze.

Buono in pinzimonio, salutare centrifugato, perfetto per dare sapore ad un’insalata o nei fagioli freddi estivi insieme a pomodorini piccoli e dolci, “bastoncino” naturale per aperitivi sfiziosi. Buono anche cotto lessato e condito con limone, brasato o stufato. Con le foglie del sedano si fa un ottimo pesto.