Rucola

Periodo di coltivazione e storia

Conosciuta fin dall’antichità, queste pianta veniva usata molto nell’Antica Roma sia per il suo aroma sia perché ritenuta con proprietà afrodisiache. Per questo motivo era chiamata anche erba lussuriosa e se ne consumavano sia le foglie sia i semi.

Qualità organolettiche

La rucola ha molte qualità salutari e come altre crucifere, come cavoli e broccoli, contiene un buon quantitativo di vitamina C, vitamina A, K, B5, acido folico e minerali come magnesio, ferro, calcio. Si consuma prevalentemente cruda e questo permette l’utilizzo di tutti i preziosi nutrienti che dispensa. Aiuta la digestione, stimolandola e combattendo nello stesso tempo l’iperacidità, inoltre, è depurativa e combatte l’anemia.

Soprattutto, la rucola, contiene sulforafano, un composto organico contenente zolfo, disponibile grazie all’ dell’enzima mirosinasi presente naturalmente nelle crucifere. Questo potente antiossidante ha un’azione indiretta cioè ha un effetto antiossidante che dura anche per più giorni ed è in grado di far aumentare la produzione di altre molecole antiossidanti. A questo si aggiunge una capacità antiinfiammatoria notevole, utile prevenzione per le malattie degenerative.

Usi

La rucola con il suo sapore lievemente amaro si presta ad essere gustata da sola o in aggiunta a insalate ricche con pomodori, carote, zucchine e semi oleosi. Ottimo anche il pesto di rucola ideale condimento di pasta e riso. Bella da vedersi, la ricola è una sana abitudine da mettere nel piatto dove diventa una salutare decorazione. Sulla pizza calda fornisce aroma e il sapore lievemente amaro ben si sposa con la tendenza dolce della mozzarella.