Pomodoro maturo a grappolo da 1 kg

Periodo di coltivazione e storia

Come tutte le 320 varietà oggi presenti in Italia il pomodoro a grappolo deriva da quelli arrivati in Italia nel 1540 dopo l‘espansione degli Spagnoli in Messico e Perù. Per il popolo Atzeco era un prodotto abituale che chiamavano xitomatl.

Il pomodoro in Europa all’inizio fu considerato pianta ornamentale come la patata e ritenuto velenoso per la sua somiglianza con la velenosa erba morella.

Il Solanum lycopersicum, questo il nome scientifico, fu definito “mala aurea” cioè pomo d’oro per il colore tendente al giallo. L’ortaggio, in origine, infatti, non era rosso ma aveva una buccia di colore viola, grazie alle antocianine, sostanze dal potere antiossidante, che colorano anche l’uva a bacca nera, le more e frutti scuri in generale. Secondo recenti studi scientifici pare che il rosso pomodoro sia una mutazione casuale del Dna.

Al pomodoro si attribuirono anche virtù afrodisiache e infatti in Europa si trovano espressioni come pomme d’or ma anche pomme d’amour, love apple e in Sicilia “pimmu d’amuri.

Qualità organolettiche

Il pomodoro a grappolo è ideale in cucina perché ricco di acqua ma polposo, inoltre, ha solo 17 calorie per 100 grammi che lo rendono un prodotto ottimo nelle diete. La presenza di vitamine del gruppo B, D, E a cui si aggiunge l’acido ascorbico e molti minerali come ferro, zinco, selenio, fosforo e calcio associati a citrati, tartrati e nitrati ne fanno un alimento prezioso.

Oltre ad essere un prodotto fresco e gustoso, il pomodoro aiuta la diuresi e la digestione salivare e gastrica per la presenza di acidi organici.

Usi

Essendo una solanacea non è da mangiare crudo quando è verde e va ricordato che può scatenare in alcuni soggetti reazioni allergiche per la presenza di istamina.

Il pomodoro a grappolo è un pomodoro resistente sia nell’orto che da conservare.