Pesca gialla 1 kg

Periodo di coltivazione e storia

La pesca gialla è una delle varietà più diffuse, amata e apprezzata. La pelle è vellutata con un colore che sfuma dal giallo al rosso intenso secondo il grado di maturazione e di esposizione sull’albero e il nocciolo stacca con facilità dalla polpa.

Un frutto molto antico coltivato in Cina già nel 2000 a.C. e che, recenti ritrovamenti fossili, fanno risalire addirittura a 2,6 milioni di anni fa. Pare che sia stato Alessandro Magno a portarlo nell’area mediterranea dove si è diffuso e poi esportato in gran parte del mondo.
Nell’Antico Egitto la pesca era considerata un frutto sacro al dio dei Bambini che hanno, appunto, guance rosate come quelle di una pesca. In Cina è considerato il frutto della vita eterna, per i giapponesi protegge da effetti malefici mentre nelle nostre campagne veniva usato in riti di guarigione.

Qualità organolettiche

Le pesce apportano acqua e molte fibre (se consumate con la buccia) e contengono provitamine A, vitamina C, vitamina K, vitamina E, niacina e diversi minerali come potassio, manganese, rame. La loro dolcezza è data da zuccheri semplici e forniscono poche le kilocalorie: circa 27 ogni 100 grammi di prodotto.

Prive di colesterolo le pesche gialle favoriscono la mobilità intestinale, proteggono la pelle, hanno una blanda proprietà vermifuga e aiutano tutto l’organismo.

Usi

Le pesche gialle si prestano non solo al consumo semplice ma anche come base per frullati, succhi di frutta, dolci morbidi. Ottime in abbinamento con il vino rosso e per essere sciroppate come la varietà percocca, pesche gialle dalla polpa bella dura e compatta.