Carote con foglia al mazzo

Periodo di coltivazione e storia

Furono gli arabi a far conoscere questo ortaggio, preveniente dall’attuale Afghanistan, introducendolo in Spagna nel periodo della loro dominazione. Da qui la carota si diffuse in Europa anche se si tendeva a confonderla con la pastinaca, una radice molto amara al tempo molto usata e di diversa specie. La carota aveva anche un sapore meno dolce, più asprigno rispetto a quella odierna.

Fu intorno al 1600 che la carota assunse il colore con cui la conosciamo oggi. L’arancio intenso è il prodotto di selezioni fatte dagli orticoltori olandesi in onore degli Orange, la famiglia reale.

La carota scura perse così attrattiva e anche nell’arte figurativa gli ortaggi violacei vennero sostituiti dall’acceso color arancio dei nuovi ibridi.

La carota si semina da febbraio in poi secondo il clima, in terreno morbido. Ne esistono diverse varietà e colori: come la Carota di Polignano, la Nantese medio-precoce, la carota giallo-viola di Tiggiano.

Qualità organolettiche

Hanno una produzione calorica bassa, di circa 35 kcal per 100 g, e un alto contenuto in betacarotene e flavonoidi che apportano notevoli benefici alla nostra salute. Ricche di minerali come potassio, ferro, calcio, fosforo, zinco, selenio, sodio, rame e magnesio le carote sono un concentrato di vitamine.

Vitamina A, C, D, E, B2 e B6 tutte disponibili se mangiate crude. Le carote hanno un alto indice glicemico cioè innalzano velocemente la glicemia del sangue e quindi sono sconsigliate nei diabetici. Hanno proprietà antiossidanti, immunostimolanti, antiinvecchiamento, sono utili per la protezione della pelle e aiutano la visione notturna. Essendo ricche di fibre contribuiscono alla regolarità dell’intestino.

Usi

La carota è una radice bella da vedersi, buona sia cotta che cruda e quando è fresca, con il suo verde ciuffo di foglie, si può fare un ottimo pesto.