Barba amara al mazzo

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al mazzo

Le radici amare fanno parte del genere Chicorium ed appartengono alla famiglia delle Astaraceae. Hanno, quindi, la stessa origine di altre piante dal sapore tendente all’amaro come il topinambur, il tarassaco, i radicchi.

Zona di Produzione:

Esaurito

Periodo di coltivazione e storia

La barba amara è una pianta resistente al freddo che si consuma soprattutto nella stagione fredda e in passato molto diffusa nelle regioni del nord Italia. Le radici amare erano anche usate per produrre un surrogato del caffè ma oggi la loro produzione è scesa notevolmente.

Le radici amare sono state consumate dall’uomo nei secoli proprio per le proprietà salutistiche che gli erano attribuite e oggi verificate scientificamente.

Qualità organolettiche

Queste radici assorbono gli elementi contenuti nel terreno e li trattengono apportando al consumatore preziosi sali minerali, acqua, cellulosa, fibra alimentare, carboidrati, ceneri, proteine, inulina e anche una piccola percentuale di grassi.

Le radici amare contengono anche vitamine del gruppo B (in particolare B1, B2, B6) e vitamina C mentre tra i minerali troviamo potassio, magnesio, manganese, fosforo, calcio, sodio e ferro.

Questi ortaggi hanno un effetto depurativo per il fegato e drenante per l’organismo grazie alle proprietà diuretiche. Utili anche per chi soffre di anemia grazie al ferro disponibile. La loro assunzione, inoltre, ha un effetto carminativo, cioè aiutano nell’espulsione dei gas prodotti dalla fermentazione intestinale dagli altri alimenti.

Il cuore e la pressione sanguigna beneficiano del consumo di radici amare. Portando ad una dilatazione dei vasi sanguigni prevengono attacchi cardiaci, aterosclerosi e ictus. Importante anche sapere che con il loro consumo si abbassa la pressione sanguigna grazie all’alto contenuto di potassio unito al basso contenuto di sodio.

La presenza di antiossidanti combatte l’invecchiamento e protegge la pelle, che con l’effetto depurativo, diventa più luminosa.

Usi

Le radici amare si possono consumare in molti modi. Ben pulite e cotte in poca acqua senza l’aggiunta di sale (l’acqua si può bere, ed è un ottimo rimedio depurativo usato anche in passato) e condite con olio extra vergine di oliva, sale, pepe e limone sono un buon contorno. Perfette per essere gratinate in forno con l’aggiunta di formaggio a tendenza dolce che smorza il sapore amaro che non tutti possono gradire. Da provare anche tagliate tipo patatine poi impanate e fritte.

Valori per 100 grammi

Energia (kcal) 305
Energia (kJ) 0
Proteine (g) 1.4
Lipidi (g) 0.2
Proteine (g) 1,4
Carboidrati (g) 17.51
Potassio (mg) 290
Sodio (mg) 50

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